A proposito di soldi e di crisi (e di biblioteche)

È uscito da pochi giorni un interessante aggiornamento alle analisi che qualche anno fa aveva pubblicato OCLC rispetto alla percezione che delle biblioteche aveva l’utenza [ref]MARCHITELLI, Andrea. Le biblioteca nella percezione degli utenti. I risultati di tre indagini di OCLC. «AIB notizie», 20 (2008), n. 4, p. 13-14. URL http://www.aib.it/aib/editoria/n20/0413.htm3[/ref].
Si tratta di Percezione delle biblioteche 2010: contesto e comunità, nel quale le tematiche gia’ analizzate nei precedenti studi vengono aggiornate, alla luce del difficile momento economico che il mondo globalizzato sta attraversando.

Un’efficace sintesi la trovate sulla CIBER Newsletter, http://bib04.caspur.it/cibernewsletter/?p=11859.

Consiglio una riflessiva lettura.

Mi limito a indicare uno dei passaggi a mio avviso piu’ significativi: La biblioteca come bene di valore per la comunità(library as a valued community asset).

Il 31% degli americani sopra i 14 anni (circa 60 milioni di persone, grossomodo quanto l’intera popolazione italiana) vede nella biblioteca un valore aggiunto che cresce per la comunità.
Nel capitolo, che trovate all’indirizzo http://www.oclc.org/reports/2010perceptions/valuedcommunityasset.pdf c’è anche un po’ di analisi di quello che si pensa porti di buono la biblioteca. I libri, certamente e soprattutto, ma anche l’accesso libero a Internet (gli adolescenti), video e musica.