Le fasi di vita di una comunità virtuale

È un discorso niente affatto innovativo (tanto è vero che le fonti, in Rete, abbondano) ma per niente banale.
Il ciclo di vita di una comunità, virtuale o reale, ha al momento una certa parte nelle mie riflessioni.
Ne riporto qui oltre una possibile schematizzazione, tratta da una tesi di laurea: Baratto, Erica. Marketing e comunita virtuali. (2005)


My ferrero life cycle

1- ENTUSIASMO INIZIALE
Gli iscritti si presentano e iniziano le prime discussioni, principalmente su temi molto generici, o introdotti dal moderatore.
La diffidenza iniziale, o la scarsa conoscenza dell’evento impediscono la sua diffusione, e ne limitano l’utilizzo a pochi pionieri.
2 – EVANGELIZZAZIONE
Dopo la fase iniziale in cui i pochi iscritti quasi si autocompiacciono di far parte di una “comunità “particolare che discute di temi specifici, si passa ad una fase in cui si cerca di farvi entrare più persone possibili, con un’azione quasi di evangelizzazione… sia pubblicizzando che innescando i passaparola.
3 – CRESCITA
Si assiste alla rapida crescita degli iscritti e contemporaneamente all’apparizione di alcuni messaggi fuori tema.
La fase di crescita si può presentare a più riprese nella vita di una mailing list (eventi legati al panorama economico, a accadimenti esterni che stimolano discussioni interessanti, a disponibilità di tempo diverse ….)
4 – COMUNITÀ
Si affiancano discussioni su argomenti differenti, alcuni più importanti, altri meno; chi ha più esperienza in qualche campo la mette a disposizione dei meno esperti, così da creare uno scambio proficuo e da far sentire partecipi anche coloro che non hanno esperienze dirette con la rete. Si intuisce facilmente che questo è lo *stato di grazia* di qualunque gruppo.
5 – SCONFORTO
I partecipanti potrebbero ad un certo punto, essere sottoposti ad un carico eccessivo di messaggi, che trattano argomenti non di interesse condiviso dalla maggioranza; sembra che la maggior parte del tempo venga spesa a lamentarsi del fatto che alcuni messaggi siano off-topic, e che chi li ha scritti avrebbe o non avrebbe dovuto.
6 – prima ipotesi: STAGNAZIONE
I puristi ed i “vecchi” si scagliano contro chiunque ponga domande a cui hanno già risposto, il numero di messaggi cala notevolmente (o al contrario aumenta in modo da non consentire di seguire discussioni in modo continuativo) e si trattano argomenti di scarso interesse, tutte le discussioni importanti avvengono privatamente in mail o su altri canali tra pochi..
7 – seconda ipotesi: MATURITÀ
Pochi se ne vanno, il resto dei partecipanti continua a credere e ad alimentare la comunità, anche se talvolta si affaccia la fase 5, quella di sconforto, ma il gruppo continua a prosperare grazie agli interventi di altri.

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