Alcuni giorni prima della settimana internazionale dell’OA, di cui ho brevemente scritto qui, si svolgeva negli Stati Uniti la Settimana dei libri proibiti, contro la censura operata sui libri nelle scuole e nelle biblioteche.
Notificatio Post litteras apostolicas qua Index librorum prohibitorum vim legis ecclesiasticae amplius non habet
Per rispondere alle suindicate domande, questa congregazione per la dottrina della fede, dopo aver interrogato il beatissimo Padre, comunica che l’Indice rimane moralmente impegnativo, in quanto ammonisce la coscienza dei cristiani guardarsi, per una esigenza che scaturisce dallo stesso diritto naturale, da uegli scritti che possono mettere in pericolo la fede e i costumi; ma in pari empo avverte che esso non ha più forza di legge ecclesiastica con le annesse censure. […]
Dato a Roma, dal palazzo del S. O ffizio, il 14 giugno 1966.
Come non pensare alle recenti vicende di intromissione della politica nella vita delle biblioteche, con azioni che si sono configurate come vere e proprie censure, tanto da attirarsi i clamori della stampa e pronunciamenti dell’AIB?