Il lavoro dell’e-tutor negli ambienti collaborativi

Intervista a Giovanni Roberi, dirigente provinciale CSA di Cuneo: qualcosa sta cambiando davvero? / di Francesco Vettori

Vorrei iniziare con le sue stesse parole “Più che di tutoraggio questi corsisti [ i partecipanti ai corsi Indire per docenti neoassunti, N.d.C.] hanno bisogno di formazione di base e di una assistenza continua”. Il modello di apprendimento blended proposto da Indire è efficace, flessibile e adeguato alla formazione degli adulti tuttavia è un modello che dà per scontato un livello base di abilità nei confronti delle TIC e un’attitudine alla collaborazione da parte dei corsisti.
Infatti la proposta formativa standard di Indire si articola per circa tre quinti in azioni individuali e collaborative online e per i restanti due quinti in attività di discussione guidata confronto (a partire dall’esperienza personale o dagli spunti forniti dagli interventi degli esperti o della community) e lavoro di gruppo sui materiali. Quest’articolazione se è coerente con un’utenza abbastanza omogenea sotto il profilo dei pre-requisiti nell’utilizzo della tecnologia e di Internet e dell’habitus alla collaborazione risulta poco adeguata in caso contrario.

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