Giocherellando con Drupal

In questi giorni di festa sto risistemando un po’ la mia presenza su web.

Oltre ad avere reinstallato da capo Movable Type per questo blog (che, come forse avrete notato, ha cambiato nome e stile, ma di questa cosa scriverò più in là, quando avrò concluso la migrazione), ho iniziato a utilizzare Drupal per il mio sito web, gestito prima con Joomla.

Devo dire che il salto da un CMS all’altro è davvero grande ma, fatta un po’ di pratica iniziale, si scoprono le grandissime potenzialità di Drupal e se ne rimane affascinati.


Molto interessante, per l’uso che vorrei fare a regime del sito (repository
piuttosto statico della mia attività, mentre il blog dovrebbe restare
legato a impressioni e riflessioni più frequentemente aggiornate e meno
stabili) il plugin “bibliografico” di Drupal, il Bibliography module, che ha per l’appunto lo scopo di gestire una piccola banca dati di pubblicazioni.
Tra le funzionalità che il modulo realizza, particolarmente significative sono:

  • l’import/export in formato compatibile con RIS, EndNote bibtex e XML (cosa che mi ha permesso un tutto sommato rapido import a partire dall’export disponibile dalla ricerca nel nuovo E-LIS)
  • formato di output degli export selezionabile tra gli stili citazionali maggiormente utilizzati in ambito internazionale
  • la possibilità di citare semplicemente in un articolo di Drupal una pubblicazione, con la funzione di costruzione automatica di una bibliografia a fine articolo (testata da me, ma non utilizzata ancora in produzione)
  • integrazione forte con il modulo Drupal Taxonomy, che permette di assegnare keywords (controllate o meno) e/o classi ai record catalogati.

Al momento sto verificando la compatibilità OAI-PMH dell’uscita OAI del sito (realizzata attraverso un ulteriore modulo).