Archivi della categoria: A. Theoretical and general aspects of libraries and information

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Google Scholar: le metriche 2017 delle riviste LIS

Come ogni anno, Google Scholar ha aggiornato i dati relativi alle sue metriche sulle riviste. Si tratta, in sostanza, di Indice-H e mediane citazionali calcolati da Google sulla base dei dati raccolti da Google Scholar (con tutti i limiti che conosciamo e di cui parla

Digital library

E il futuro? (Il catalogo e il suo contesto. Quinta parte)

E poi? Prima di proporre una qualsiasi soluzione ai problemi osservati in questi post, è necessario almeno capire a quale domanda stiamo tentando di dare risposta. Per me la domanda principale è: Che cosa dovrebbe accadere tra la schermata di ricerca e quella di visualizzazione

database symbol

Dalla carta ai database (Il catalogo e il suo contesto. Terza parte)

Il catalogo, dalla carta al database Il libro e i cataloghi a schede erano uno strato di intestazioni appoggiato sulle descrizioni bibliografiche, che rappresentavano il posseduto della biblioteca. Questa modalità cambiò, tuttavia, quando i medesimi dati vennero immagazzinati nei sistemi di gestione di database (DBMS)

Schede di catalogo

Il catalogo a stampa (Il catalogo e il suo contesto. Seconda parte)

Il catalogo a stampa Nel 1902 la Library of Congress iniziò a stampare schede bibliografiche che potevano essere acquistate dalle biblioteche: un’idea geniale. Per ogni volume catalogato dalla LC veniva stampata una scheda in tante copie quante erano necessarie. Le biblioteche potevano comprare il numero

Karen Coyle

I cataloghi del passato (Il catalogo e il suo contesto. Prima parte)

A partire da una presentazione tenuta nel giugno 2016 a Copenhagen, per ELAG, Karen Coyle ha sviluppato una serie di riflessioni, poi pubblicate in varie puntate sul suo blog e infine rielaborate in Catalog and Context, di cui la serie di post che inizia qui è la traduzione.

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Metriche di Google Scholar 2016: un’analisi delle riviste di area LIS

È stato pubblicato ieri l’aggiornamento 2016 delle Scholar Metrics di Google. Questo rilascio copre gli articoli pubblicati nel periodo 2011–2015 e citati da tutti gli articoli indicizzati in Google Scholar al giugno 2016. Sul funzionamento generale di tali metriche avevo già scritto e a quel contributo

Il frullone, simbolo dell'Accademia della Crusca

Submission: come tradurre questo termine?

All’Accademia della Crusca è stato richiesto un parere sull’uso del verbo “sottomettere” come traduzione dell’inglese submit, per indicare  l’invio di un contributo, un articolo, un documento, in particolare a una rivista. “Sottomettere qualcosa a qualcuno” in italiano vale soprattutto se il qualcosa è una persona o un

Lente d'ingrandimento

Sull’importanza degli identificatori permanenti. Parte seconda: le pubblicazioni

Abbiamo iniziato ad affrontare il tema dell’importanza degli identificatori permanenti qualche tempo fa. Dopo quell’introduzione generale è il momento di scendere più nel dettaglio. Tra i vari possibili identificatori di contenuti, ci occuperemo dei DOI, che sono certamente quelli più conosciuti e diffusi nell’ambito dell’editoria

L'inganno dell'impact factor

Imposter factor, di Bernard Rentier

Pochi giorni fa, Bernard Rentier ha denunciato sul suo blog la pratica di valutare gli articoli scientifici attraverso l’impact factor, che in realtà nasceva per valutare la qualità delle riviste. Misurare i ricercatori in base all’impact factor, secondo Rentier, «sarebbe come misurare le qualità di qualcuno